Nelson George, scrittore, giornalista, filmmaker e produttore televisivo, è tra i massimi esponenti della cultura afroamericana e della black music. Editorialista per The Village Voice e Billboard, ha scritto anche per Rolling Stone, The New York Times, Playboy, Esquire e Essence. Regista di numerosi documentari, è anche tra gli autori della serie tv Netflix, The Get Down.
Da scrittore è autore di diversi saggi musicali (e non solo), ma anche della saga mistery di D Hunter, un personaggio protagonista di ben cinque romanzi, pubblicati negli ultimi quindici anni: The Accidental Hunter, The Plot Against Hip Hop, The Lost Treasures Of R&B, To Funk And In LA e The Darkest Hearts, titoli che in larga parte evidenziano l’amore per la musica del loro autore.
Gli ultimi due libri sono stati tradotti in italiano e pubblicati da Jimenez, la quale, dopo “Funk e morte a L.A.”, manda in questi giorni in libreria “Il cuore più buio”, con la traduzione di Gianluca Testani, un libro che riflette su cosa significhi essere un uomo d’affari nero in un’epoca in cui le regole dell’imprenditoria vengono costantemente assoggettate a un clima politico sempre più polarizzato.
Qui di seguito la sinossi:
D Hunter si è lasciato alle spalle Brooklyn e il lavoro da bodyguard: adesso vive a Los Angeles e fa il talent manager. È un uomo d’affari, e gli affari vanno bene: Lil Daye, astro nascente della scena trap di Atlanta, è il pezzo forte della sua agenzia di mana- gement, e D gli ha appena procurato un remunerativo contratto di endorsement con una marca di liquori. Ma quando viene a conoscenza delle perversioni sessuali e delle idee suprematiste del capo della prestigiosa azienda, D inizia a temere di aver venduto la sua anima. Come del resto a Los Angeles fanno tutti, in un modo o nell’altro.
Intanto, il passato non cessa di tormentare D: a Brooklyn è stato rinvenuto un cada- vere e ora un agente dell’Fbi vuole parlare con D, il quale rischia di essere trascinato in vecchie, torbide storie che fanno ricomparire nella sua vita il famigerato sicario Ice, uno di quelli che non conviene far innervosire.
Nel frattempo Serene Powers, nota ai lettori per il ruolo decisivo avuto in Funk e morte a L.A., è a Londra per una delle sue missioni tese a interrompere un traffico di esseri umani. Quando lei rientra negli Stati Uniti, D chiede il suo aiuto per sbrogliare ancora un’altra questione, che coinvolge il trapper Lil Daye, la di lui moglie Mama, la di lui amante Dorita e il di lui scagnozzo Ant.
Nella vena della migliore tradizione noir, a cui aggiunge una ricca dose di provoca- zione, il romanzo è un intreccio di storie e di casi, di persone e di segreti, di azioni ripu- gnanti e di slanci di onestà. Dietro agli affari e agli uomini d’affari striscia subdola una visione politica razzista e sprezzante (viene spesso evocato il #45 Presidente degli Sta- ti Uniti, e non con parole d’encomio) che cela il cuore più buio di una nazione che non ha ancora fatto i conti con le zone oscure della propria parabola democratica.