Foto: Rodolfo Sassano

In Concert

The XX live ad Assago (MI), 20/2/2017

Saranno davvero in pochissimi a ricordarsene, ma la prima volta che gli XX vennero a suonare a Milano, lo fecero in quella bellissima cornice che era la Casa 139. Per chi non fosse del capoluogo lombardo, deve sapere che quel locale, ormai da qualche anno chiuso, si chiamava così perché in effetti era davvero un appartamento: suonavi il campanello, entravi e i concerti si tenevano al piano di sopra, in quello che si poteva considerare un ampio salotto. Gli XX, che erano freschi della pubblicazione del primo album, fecero ovviamente sold out, ma farlo lì era ovviamente poca cosa, bastavano un centinaio (anche scarso) di persone. Faccenda ben diversa è invece farlo in una venue decisamente molto più ampia quale il Forum di Assago, come è accaduto stavolta.

Ne hanno fatta di strada gli XX: il loro successo, devo dire meritatamente, è stato netto e sempre crescente, tanto che il loro ultimo album, il fresco di stampa I See You, ha debuttato direttamente al primo posto delle classifiche in ben sette paesi (tra cui Inghilterra, Germania e Australia) e al secondo in Usa e Canada, ponendosi già come un probabile best seller dell’intero 2017. Del resto, saranno tra gli headliner di festival come Primavera Sound, Coachella e Lollapalooza, una posizione invidiabile e non proprio da chiunque.

Sold out annunciato, come dicevamo, quindi, anche per quest’unica data italiana, con un pubblico di media abbastanza giovane, assai caloroso fin dall’apertura dei Floating Points, il progetto elettronico di Sam Shepherd, in questa occasione in versione dj solitario e non con la band come è accaduto in altre situazioni. Elettronica fluttuante e dai vaghi aromi jazz, qui soprattutto lanciata in orbita dalla cassa dritta e da bassi spaccaorecchi, scelta più o meno obbligata per tenere desta l’attenzione di un pubblico non suo.

È quando salgono sul palco i tre XX che il suddetto esplode però, dimostrando tra l’altro fin dalle prime battute l’impatto avuto dal nuovo album, uscito appena un mese fa, ma già cantato a memoria, come dimostrato dal singalong su Say Something Loving, scelta per aprire le danze. La scenografia è tutto sommato semplice, ma spettacolare: i tre sono inseriti in una vera e propria stanza di specchi rotanti, i quali ovviamente richiamano l’artwork di I See You, con Romy Madly Croft (voce e chitarra) e Oliver Sim (voce e basso) in prima linea e Jamie Smith su una pedana alle loro spalle attorniato da tastiere, percussioni e tutte le sue macchine da alchimista elettronico.

Oltre che dall’ultimo, il disco da cui attingono maggiormente è il primo. In questa prima parte di show è un alternarsi continuo di pezzi dei due album: scorrono Crystalized, Islands, Lips, Brave For You, Basic Space, in versioni mai troppo diverse dall’album, ma che dal vivo assumono maggior forza e, soprattutto, dimostrano l’afflato umanista della loro musica, la potenza pop di canzoni valorizzate da suoni ed effetti elettronici, ma che in fondo starebbero in piedi anche solo con l’ausilio di voce e chitarra. Lo dimostra in pieno Romy quando, emozionatissima, esegue da sola una Performance commuovente e da brividi, o quando, subito dopo, si dilettano in un’avvolgente cover di Too Good di Drake a due voci e piano.

Meravigliosa come sempre Infinity, che continua a ricordare la Wicked Game di Chris Isaak e che qui monta in maniera ben più energica e rock di quanto non facesse su disco, così come azzeccatissima, a questo punto dello show, è la scelta d’infilare un terzetto pop composto da una VCR venata wave, da una ballabilissima Dangerous e da una I Dare You cantata da tutti a squarciagola.

Il rallentamento di A Violent Noise e Fiction prepara al finale dance con una Shelter accelerata e, soprattutto, con una esplosiva versione della Loud Places di JamieXX, il cui ritmo continua a pulsare anche quando i tre musicisti scendono dal palco, per poi riattaccarsi al primo pezzo dell’encore, ovviamente On Hold, il primo contagioso singolo del nuovo album. Siamo alle battute finali, dapprima con Intro, poi tra le romantiche note di Angels. La reazione del pubblico è straboccante ed entusiastica, i tre appaiono commossi, Sim addirittura sembra stia per scoppiare in lacrime. S’inchinano, ringraziano, promettono di tornare. Lo faranno veramente: l’8 luglio a Firenze e il 10 a Roma. I biglietti saranno in vendita già dal 22 febbraio.

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