Recensioni

The Too Bad Jims, Over The Hill: A Tribute To RL Burnside

The Too Bad Jims
Over The Hill: A Tribute To RL Burnside
Thunder Town Music
***1/2

Tre musicisti, l’amore per il blues e una stima incondizionata per uno dei più importanti testimoni del movimento che, durante la seconda metà dei ‘90 e le prime stagioni del decennio successivo, ha travolto con la forza di un tornado il mondo musicale a nord del Mississippi. Ancorché impegnati in carriere differenti e parallele (accanto a Louisiana Red, Hubert Sumlin, Charlie Musselwhite, Chuck Berry, Jesse Mae Hemphill e Robert Belfour), per Little Victor (chitarra e voce), Son Jack Jr (chitarra e voce) e Nick Simonon (batteria) non c’è nulla di paragonabile alla gioia di ritrovarsi a celebrare una passione condivisa.

I Too Bad Jims rendono omaggio alla leggenda di RL Burnside in un disco, Over The Hill, caratterizzato da quel torbido blues capace di distillare lo spirito profondo del country-blues originario della Hill Country. Le ricche note di copertina descrivono in dettaglio la provenienza delle canzoni, molte delle quali, pur arrivando dalla tradizione, sono state attribuite al musicista di Harmontown per la consolidata prassi di appropriazione, non del tutto debita, che in ambito blues è sempre stata consentita.

La grintosa Miss Maybelle, in apertura, incarna il suono sporco e audace che abbiamo conosciuto in quel periodo; viscerale, asincrono, potente. Victor, Simonon e Son Jack costruiscono l’impianto su canzoni brevi e minimali, dal vigoroso groove e senza sovraincisione alcuna: solo tre ragazzi in uno studio d’incisione, presa diretta, ispirazione e deflagrazioni. Un frastuono di chitarre ai confini del garage, su una batteria insistente ed essenziale, aggrappate ai ritmi ipnotici che parlano il linguaggio delle colline.

È Down South, probabilmente, la canzone col maggior riscontro tra il pubblico di allora, ed è Black Mattie apicchiare duro, mentre una slide alla Elmore James scivola distorta su Out On The Road (conosciuta anche come I Got To Find My Baby), tracciata da voci granulose e deformate. L’impressionante impatto ritmico di Jumper On The Line richiama le feroci sincopi di Skinny Woman e i mid-tempo dei ricami di chitarra su Over The Hill placano le furie.

Un disco concepito in Inghilterra, dove Little Victor e Son Jack Jr vivono da qualche anno (se il cognome di Nick Simonon, invece, vi suona conosciuto, è perché si tratta del fratellino di Paul Simonon dei Clash), Over The Hill: A Tribute To RL Burnside è un promemoria puntuale di quanto il blues del Mississippi può concedere e racchiudere, e i Too Bad Jims riescono a farne una combinazione unica: doppia voce, chitarre elettriche dai riff costanti ed efficaci, grezzi bottleneck taglienti e una forte enfasi sul ritmo, un suono ipnotico e terroso che evoca immagini da sordidi juke joint.

Un disco che un amante dell’Hill Country Blues non può non possedere. Istruzioni d’uso: ascoltare ad alti volumi nel contesto che più aggrada, a patto di mettere in conto onde d’urto e detonazioni.

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