Dopo aver definito i canoni del rock’n’roll negli anni ‘60, i Rolling Stones raggiunsero il momento di maggior splendore nel 1971 con Sticky Fingers. Quello che poi seguì fu un’ineguagliabile successione di album: gli eccessi decadenti di Exile on Main St., le atmosfere voodoo swamp giamaicane di Goats Head Soup, le contaminazioni disco e punk di Some Girls. In ogni nuova decade, gli Stones si sono evoluti pur rimanendo ancorati alle loro radici, arrivando a chiudere il cerchio nel 2016 con Blue & Lonesome, una lettera d’amore alla loro prima fonte di ispirazione musicale: il Blues.
Ogni volta che i Rolling Stones fanno qualcosa, lo fanno con una qualità ed un rilievo unico. E questa è anche la linea guida di The Studio Albums Vinyl Collection 1971-2016, in uscita il 15 giugno 2018. Nel box-set trovano posto infatti i 15 album incisi in studio dal 1971 al 2016 rimasterizzati in half-speed dai nastri originali negli Abbey Road Studios e stampati in LP 180g con tanto di certificato di autenticazione.
The Studio Albums Vinyl Collection 1971-2016 racconta questa maestosa epoca del rock’n’roll in un cofanetto con copertina lenticolare, numerato e comprensivo di digital download card per scaricare gli album in alta qualità.
Ogni album è stato rimasterizzato con la massima cura ad Abbey Road da Miles Showell che ha anche realizzato il cutting in half-speed. La qualità dei vinili dei Rolling Stones non è mai stata così alta e questo elevato standard di stampa e masterizzazione assicura un audio di primo livello per gli ascoltatori.
Un’attenzione speciale è stata dedicata al packaging: ogni LP riproduce nei dettagli l’originale, compreso Some Girls con la sua cut-outs cover e busta interna estraibile. Sticky Fingers è esattamente come l’aveva concepito Andy Warhol, con tanto di vera zip e immagine nascosta, mentre Exile On Main St contiene le 12 cartoline originali inserite nel doppio LP dell’epoca.