Foto: Lino Brunetti La prima volta che venimmo qui in Italia, otto anni fa, praticamente non c’era nessuno. Adesso va molto meglio. Questo ci dice una sorridente Rennie Sparks, guardando il pubblico che affolla la sala. Del resto, rispetto ad otto anni fa, gli Handsome Family non sono più dei perfetti sconosciuti. Il merito è probabilmente da ascriversi al fatto che la loro bellissima Far From Any Road è stata usata come sigla della prima stagione del serial “True Detective” (la stagione bella, non manca di sottolineare Rennie, in presentazione al brano), accrescendone notevolmente la fama.
Sul palco sono in tre, la coppia formata dai due coniugi Brett (voce, chitarra, armonica) e Rennie Sparks (basso, banjo e voce), più un loro amico batterista, il quale si occupa pure di piccole parti alla tastiera o al glockenspiel. Per un’ora e mezza circa, i tre ci hanno fatto precipitare nel loro universo fatto di ballate country gotiche, grazie a canzoni che parlano di serpenti, di una grossa buca nel giardino di casa (contenente cosa, secondo voi?), di uccelli che volano a filo d’acqua per pavoneggiarsi, finendo col rompersi l’osso del collo. La musica è sempre piuttosto minimale, giusto tratteggiata dagli accordi twanging della chitarra, dal rintoccare stilizzato del basso o del banjo, da una batteria quasi sempre suonata con le spazzole e che comunque praticamente mai alza eccessivamente i toni.
Eppure il tutto suona in qualche modo ruvido, nulla affatto edulcorato o moscio. L’attenzione viene catturata così dal baritono di Brett, dal modo in cui la sua voce si unisce a quella di Rennie, protagonista da par suo di un paio di brani in scaletta. Ed alla fine è la qualità delle loro canzoni a colpire, affondate nella tradizione ma vive e pulsanti, spesso caratterizzate da un’evocatività quasi onirica, sempre molto cinematografica. E non parliamo solo di Far From Any Road, ma anche di pezzi come The Bottomless Hole, The Loneliness Of Magnets, Down In The Ground, My Sister’s Tiny Hands e delle altre che ci hanno allietato in questa bella serata di metà ottobre.
