Foto © David James Logan

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Progetto di restauro della chitarra a 12 corde appartenuta a Robbie Basho

In un’epoca in cui l’America era profondamente coinvolta in una guerra nel sudest dell’Asia, con disordini sociali in corso in patria, il musicista e cantante originario di Berkeley in California, Robbie Basho fantasticava di argomenti storici e mitici, di luoghi lontani, culture e religioni. In quei tempi tumultuosi, non sorprende che abbia creato un universo alternativo di musica mistica e spirituale utilizzando una chitarra a 12 corde vecchia di un secolo e dalle misteriose origini.

Quando Basho acquistò la chitarra nei primi anni sessanta la cassa era incrinata e incaricò un liutaio di aggiustarla così come appare sulle copertine dei dischi The Falconers Arm ll (1967) e Art of the Acoustic String Guitar 6 & 12 (1979). Successivamente lo strumento è stato oggettto di ulteriori riparazioni e sostituzioni delle parti danneggiate fino al momento della scomparsa di Basho nel 1986, quando è stato affidato al suo amico Mischa Rutenberg, che nel 2014 l’ha venduto al chitarrista tedesco Steffen Basho-Jungans, un devoto estimatore del grande maestro. A sua volta, poco prima di mancare nel dicembre 2022, Jungans l’ha regalata al chitarrista americano ma residente in Italia, Buck Curran, che attraverso una campagna di raccolta fondi ne sta curando il restauro definitivo.

La chitarra ha bisogno di parecchi interventi (un nuovo blocco per il manico, la rosetta è rotta e deve essere sistemata, la parte posteriore della cassa armonica deve essere temporaneamente rimossa per permettere lo svolgimento delle operazioni, il manico deve essere riallineato, la struttura va rinsaldata, serve una nuova custodia protettiva, ecc. ecc…) e al momento è nelle mani di un bravo liutaio di Brescia, che se ne sta occupando. Una volta conclusa l’opera di restauro le intenzioni sono di impiegare la chitarra per diversi progetti artistici al momento ancora da definire.

Gestita dalla pagina bandcamp dell’etichetta discografica Obsolete Recordings, la raccolta fondi prevede diverse opzioni e formule per sostenere il progetto e in cambio ottenere dischi, dipinti, downloads e altre amenità da appassionati. Che si abbiano a cuore le chitarre, Robbie Basho o la musica in genere, chiunque si senta di donare secondo le proprie possibilità e anche in misura minima, perché come canta James McMurtry “…every little bit counts...”, è ovviamente il benvenuto e può farlo consultando la pagina web: https://obsoleterecordings.bandcamp.com/merch

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