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Popscene: From Baggy To Britpop 1989-1994

ARTISTI VARI
Popscene: From Baggy To Britpop 1989-1994
4CD, Cherry Red
***1/2

Forse noi del Buscadero abbiamo sottovalutato, magari un po’ colpevolmente (sempre con lo sguardo teso verso la sponda USA), la scena del Britpop made in UK dei primi ’90. Ebbene, ora possiamo almeno parzialmente rimediare con quest’ottima antologia in 4 CD intitolata Popscene: From Baggy To Britpop 1989-1994.

Il termine «Britpop» venne coniato a posteriori dalla rivista musicale Select, nell’aprile 1993, per descrivere l’insieme degli artisti e delle band inglesi che si pensava potessero costituire l’alternativa al movimento grunge degli USA. In realtà i due fenomeni erano assai diversi, molto più concentrato in una ben delimitata area geografica e temporale il secondo, molto più diversificato, sia come generi musicali che come differenziazione territoriale, quello britannico.

A onor di cronaca, Popscene è il titolo di una canzone dei Blur del ’92, un energico brano dai toni punk, rinvigoriti da una sezione fiati, che lo stesso Damon Albarn considera l’inizio della carriera del gruppo (nato alla fine degli ‘80)! Questa compilation parte dal «Baggy-Sound» di Madchester, il movimento musicale nato in coda agli ‘80 di Manchester, una forma di «alt-neo-psychedelic-rock» influenzato dal funk e dalla acid-house suonata nei club. Band come Happy Mondays (prima traccia del primo CD, Hallelujah insieme a Kirsty MacColl), Stone Roses (mitici ma sfortunati con il singolo What The World Is Waiting For, anche loro venuti a galla nel 1989), Inspiral Carpets (Find Out Way: sorprendente la presenza di un organo Farfisa), Wonder Stuff (poi destinati ad un grande successo).

Oltre ai Blur, poi, in rappresentanza del Britpop abbiamo Suede, Drowners, Dodgy, Sleeper e Ocean Color Scene, tutti influenzati dal garage-pop dei ‘60). Fu molto importante la presenza di etichette indie come la Creation, che aveva nel suo roster band come Primal Scream, Ride, Teenage Fanclub. Tramite questa compilation da 90 canzoni si può entrare in profondità dentro a quel movimento sonoro che la stampa musicale classificò come New Wave Of The New Wave”: l’epicentro londinese di tale scena pare fosse il Blow Up di Camden Town, santuario della Swinging London anni ’90 di Pulp, Saint Etienne, Weekenders.

Nel cofanetto sono altresì inclusi talenti quali Paul Weller, Supergrass, Auteurs, Boo Radleys, Cornershop, Julian Cope, Primal Scream (qui con Movin’ On Up, il loro maggior successo), ma non sono soltanto loro a meritare l’ascolto: le sorprese saranno molte.

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