“Non esiste movimento che abbia segnato la storia senza una buona colonna sonora” ha affermato il grande chitarrista newyorchese Marc Ribot. Per il suo nuovo album, che si intitolerà Songs of Resistance 1942 – 2018 e sarà disponibile a partire dal 14 settembre su Anti Records, Ribot ha deciso di comporre una sorta di colonna sonora per il particolare momento politico che stiamo vivendo. Una colonna sonora che abbia la giusta ambizione, passione e veemenza.
Tra gli undici brani troviamo alcune composizioni originali, ma anche canzoni tradizionali come quelle cantate dai partigiani italiani anti-fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale, dal movimento americano per i diritti civili e anche le ballad delle proteste messicane. Alle voci abbiamo importanti personalità come Tom Waits, Steve Earle, Meshell Ndegeocello, Justin Vivian Bond, Fay Victor, Ohene Cornelius e Sam Amidon.
In un momento così delicato per la nostra società, è difficile riuscire a concentrarsi su un progetto del genere. Nonostante ciò, lo scopo di Ribot è ben chiaro. “C’è molta contraddizione nel fare musica che tratti temi politici”, ha detto, “basti pensare al dover agire contro il problema senza mai avvicinarsi troppo, per non rischiare di diventarlo. Spesso è difficile capire cosa sia più giusto fare e penso che tutti commettiamo degli errori ma, allo stesso modo, siamo capaci di imparare da questi. L’ho capito nel momento in cui Donald Trump è stato eletto che non sarei mai stato il Furtwangler di un tipo dalla pelle quasi arancione che vorrebbe diventare un dittatore. Non esiste.”
Una parte del ricavato dalle vendite dell’album verrà devoluta a The Indivisible Project, un’organizzazione che aiuta gli individui a resistere al programma di Trump grazie ai movimenti grassroots nelle loro comunità. Maggiori informazioni sul progetto a questa pagina: https://www.indivisible.org/.
Tracklist: