All’indomani di Somewhere Else – una delle sorprese più belle del 2014 – Lydia Loveless è arrivata in Italia per cinque date in cui ha fatto saltare il banco di una primavera piuttosto statica con l’irruenza dei suoi 24 anni, una presenza scenica da attrice consumata, una voce insudiciata di rabbia e passione, un intreccio esaltante di country e punk, una band al fulmicotone e uno sgraziato rock and roll dove far risuonare il ritmo sporco della vita.
Intervista e recensione del concerto sul numero di giugno di Buscadero.
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