Foto © Jean-Philippe Pernot

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La crociata dei bambini è il nuovo brano di Vinicio Capossela

La crociata dei bambini è il nuovo brano di Vinicio Capossela che riparte dal poema di Bertolt Brecht “La crociata dei ragazzi” (1942, in Italia edito da Einaudi nel 1959), per affrontare “la peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione, di vanificazione di ogni sforzo ‘culturale’.”

Il brano è il primo di una nuova raccolta composta da tredici canzoni urgenti, così come sono state definite, di prossima pubblicazione.

Il brano è accompagnato da un poetico art video realizzato dal noto disegnatore Stefano Ricci, con la collaborazione di Ahmed Ben Nessib, utilizzando la tecnica del gesso bianco su carta nera. Un lavoro minuzioso costituito da 4705 immagini, fotografate una per una, senza alcun ausilio di tecniche di animazione digitale.

La crociata dei bambini, una produzione La Cùpa, esce su etichetta Parlophone per Warner Music Italy.

Testo
Partirono all’alba
in crociata i bambini
Le facce gelate, chi li troverà?
Partirono in fila,
Sepolti di neve
I soli scampati alle bombe
ed ai soldati

Volevan fuggire dagli occhi la guerra,
volevan fuggirla per cielo e per terra
un piccolo capo, la pena nel cuore,
provava a guidarli
e la strada
non sapeva trovare.

Una bambina di undici,
ad una di quattro, come una mamma
portava per mano
ed un piccolo musico, col suo tamburo,
batteva sordo, al timore
di farsi trovare

E poi c’era un cane, ma morto di fame
che per compassione nessuno ammazzò,
e si faceva scuola
tutti alla pari
sillabavan maestri e scolari
P. A. C. E

C’era Fede e Speranza
ma né pane, né carne
non chiamate ladro chi deve rubare,
per dare alle bocche, di cosa mangiare
farina ci vuole
e non solo bontà

Si persero in tondo, nel freddo di neve
nessuno più vivi li poté trovare,
soltanto il cielo, li vede vagare
nel cerchio
dei senza meta
dei senza patria

E cercano insieme una terra di pace
non come quella che hanno lasciato,
senza fuoco e rovina di Colosseo
ed immenso dietro di loro…
diventa il corteo

Il cane nel bosco
fu trovato una sera
al collo portava un cartello con scritto:
qualcuno ci aiuti, abbiam perso la strada
seguite il cane,
e vi prego,
non gli sparate

La scritta infantile, trovò un contadino
ma non la mano che la tracciò
un anno è passato, e nessuno è venuto
il cane soltanto è restato
a morire di fame

Il cane soltanto è restato
e si muore di fame

CREDITI
Vinicio Capossela: pianoforte, voce 
Raffaele Tiseo: violino, viola 
Daniela Savoldi: violoncello
Andrea Lamacchia: contrabbasso
Stefano Semprini: fagotto
Alessandro “Asso” Stefana: gusli, grancassa

Registrato a La Cùpa (Milano) da Taketo Gohara e Niccolò Fornabaio nel marzo, nell’ottobre e nel novembre 2022; allo Studio Esagono (Rubiera – RE) e a Montecanto da Alessandro “Asso” Stefana nel novembre 2022; presso Wunder Kammer da Alessandro “Asso” Stefana nel novembre 2022. Arrangiamento di Raffaele Tiseo.

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