EVAN CAMINITI
Meridian
Thrill Jockey/Goodfellas
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Non è la prima volta che Evan Caminiti – metà dei Barn Owl – si esprime in solitaria, tanto che Meridian è già il quinto album a suo nome. Le nove tracce qui contenute stanno tra la drone music, che già l’ultimo album dei Barn Owl proponeva, ed una elettronica in bilico tra meditazione introspettiva, visioni allucinatorie di matrice space (a tratti neppure così lontane da quella sorta di dark-dub fatto dai Demdike Stare) ed una certa fascinazione per le soundtracks cinematiche di John Carpenter. S’intersecano così revoli di synth; ronzii e pulviscoli elettronici; dilatazioni chitarristiche che si stendono come maree; un pulsare ritmico sordo e basico, quasi come se provenisse dal battere di un cuore. Sarà per un certo fascino vintage nelle sue atmosfere e sonorità, o forse per l’attenzione al dettaglio che si percepisce in ogni suo passaggio, ma Caminiti riesce qui a creare un seducente affresco ed una musica realmente evocativa, in un campo non solo inflazionatissimo ed affollatissimo, ma in cui sta diventando sempre più difficile far rizzare le orecchie agli ascoltatori più scafati. Se siete avvezzi a questi suoni, potreste trovare l’ascolto più che interessante.
