S’intitola “The Philosophy Of Modern Song” e uscirà (in inglese) il primo di novembre il nuovo libro di Bob Dylan, il suo primo dopo l’assegnazione di un Nobel per la letteratura e dai tempi del primo volume delle sue “chronicles”, del quale questo nuovo testo non è un seguito.
Ecco come viene descritto il libro sul sito di Simon & Shuster, la casa editrice che lo pubblica: Dylan, che ha iniziato a lavorare al libro nel 2010, offre la sua straordinaria visione sulla natura della musica popolare. Scrive oltre sessanta saggi incentrati su canzoni di altri artisti, da Stephen Foster a Elvis Costello, da Hank Williams a Nina Simone. Analizza quella che chiama la trappola delle rime facili, spiega come l’aggiunta di una singola sillaba può sminuire una canzone e spiega anche come il bluegrass si relaziona all’heavy metal. Questi saggi sono scritti nella prosa unica di Dylan. Sono misteriosi e volubili, commoventi e profondi e spesso divertenti fino alle lacrime. E mentre parlano apparentemente di musica, sono in realtà meditazioni e riflessioni sulla condizione umana. In tutto il libro ci sono quasi 150 foto accuratamente selezionate e una serie di riff onirici che, presi insieme, assomigliano a un poema epico e si aggiungono alla trascendenza del lavoro.
Non si conosce ancora la data d’uscita della traduzione del libro in italiano.