Foto © Lino Brunetti

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È morto Steve Albini

Ogni volta che un musicista amato ci lascia è sempre un dolore, un dolore a cui, vista l’età avanzata di molti di loro, stiamo purtroppo facendo l’abitudine. Ancora più grande è però quando ad andarsene è qualcuno ancora giovane, che normalmente avrebbe avuto ancora molti anni davanti.

Nella giornata di ieri, 8 maggio, il sito americano Pitchfork ha annunciato la notizia della morte per infarto di Steve Albini, notizia in seguito confermata dallo staff del suo celeberrimo studio di registrazione Electric Audio.

Come tutti sanno, infatti, Albini è stato non solo un musicista attraverso seminali formazioni quali Big Black e Shellac, ma pure un notissimo produttore – anche se lui si definiva un ingegnere del suono – con uno stile definito, l’uomo dietro le manopole di dischi quali In Utero dei Nirvana, Surfer Rosa dei Pixies, Rid Of Me di PJ Harvey, Pod di The Breeders e di un’infinità di altri lavori, tra i quali anche i dischi dei “nostri” Uzeda.

Presenza fissa con gli Shellac ogni anno al Primavera Sound di Barcellona, proprio quest’anno che la band ha un nuovo album in uscita dopo un decennio d’assenza discografica, To All Trains, fuori il 17 maggio per Touch & Go, non potrà esserci. Davvero una tragica ironia della sorte.

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