Era stato ricoverato in ospedale a Tacoma, Washington, lo scorso 19 giugno per cause non meglio chiarite, ma Richard Swift non ce l’ha fatta e il 3 luglio 2018 ha interrotto la sua battaglia con la vita. La famiglia aveva fatto partire una campagna di raccolta fondi per sostenere le ingenti spese mediche, ma il tutto è stato inutile.
Swift, che aveva solo 41 anni, è stato un cantautore con almeno cinque album suo nome e un gran numero di EP all’attivo. Il suo ultimo disco risale al 2009, The Atlantic Ocean, ma nel 2010 aveva dato alle stampe Library Catalog Music Series: Music for Paradise Armor, secondo album ad essere pubblicato col moniker Instruments of Science & Technology.
È stato anche un geniale produttore: celebre il suo importante sodalizio con Damien Jurado, ma sono anche altri gli artisti a cui ha reso i propri servigi, sia come produttore che come multistrumentista, dagli Shins ai Mynabirds, da Laetitia Sadier a Nathaniel Rateliff & The Night Sweats, fino agli Arcs e ai Black Keys.
Proprio Dan Auerbach ha diffuso la notizia con un tweet: “Oggi il mondo ha perso uno dei musicisti più talentuosi che abbia mai incontrato. Adesso è con sua madre, e sua sorella. Mi mancherai, amico mio“.