Se n’è andato nella notte in una clinica romana il grande musicista Ennio Morricone. Qualche giorno fa si era rotto un femore e, in base a quello che è stato comunicato, le cause della morte sarebbero le complicazioni dovute alla caduta.
Direttore d’orchestra, autore di oltre 500 colonne sonore, molte delle quali celeberrime, vincitore di numerosi premi (l’ultimo Oscar è di pochi anni fa, per “The Hateful Eight” di Tarantino), ma musicista non solo per il cinema – ricordiamo almeno la sua militanza nell’avanguardista Gruppo Di Improvvisazione Nuova Consonanza – Morricone, che era nato a Roma il 10 novembre 1928, è stato incredibilmente influente anche per innumerevoli musicisti rock, sia pur senza mai abbracciare il genere e in maniera probabilmente inconsapevole (vi consigliamo al riguardo le belle pagine che Valerio Mattioli gli dedica nell’interessantissimo libro “Superonda”, edito da Baldini & Castoldi).
In una produzione che è stata vastissima, è praticamente impossibile citare un opera piuttosto che un’altra, ma ovviamente nel cuore di tutti rimane il frutto del suo lavoro per Sergio Leone, ed è con un paio di quei capolavori che vogliamo qui ricordarlo.