Dal 24 al 30 agosto, nella settimana del plenilunio torna per il terzo anno lo Sponz Fest 2015, il festival diretto da Vinicio Capossela che ha sede in Alta Irpinia e si avvale della collaborazione attiva dei comuni di Calitri, capofila del progetto, Conza, Andretta, Cairano e Aquilonia.
Tra i molti appuntamenti in programma quello con la NOTTE D’ARGENTO, il concerto ricco di ospiti con cui sabato 29 agosto, Vinicio Capossela celebrerà i 25 anni di sposalizio con la musica Il festival è nato nel 2013 a Calitri, per creare un’occasione di comunità intorno alle ritualità dello sposalizio.
La tre giorni organizzata in quell’occasione è stata possibile solo grazie al grande coinvolgimento del paese e dei suoi abitanti, delle associazioni, delle istituzioni locali che si sono messe al servizio di un festival unico per modalità e svolgimento. Un senso di comunità che si è man mano allargato ad altri comuni della valle dell’Ofanto con l’edizione del 2014, intitolata Mi sono sognato il treno e costruita lungo la tratta della sospesa ferrovia Avellino– Rocchetta ponendo, tra gli altri, il tema della movimentazione, dei collegamenti tra persone, come momento aggregante e di riflessione sul buon uso dei beni comuni.
Quest’anno il Festival si intitola RAGLIO DI LUNA – le vie dei muli, i sentieri dei miti, ed è costruito intorno all’idea del camminare, del “nomadismo”, del viaggiare accompagnati, al passo dell’uomo e dell’asino, per auscultare il ronzio dei “siensi” perduti, con il senno, con il sapere antico della terra, che sembra essersi smarrito per strada.
“Un Cammino di sette giorni, lungo i sentieri della terra lambendo i paesi della valle intorno a Cairano, Il Paese dei Coppoloni, nell’alta Irpinia, per recuperare i Siensi, il buon senso perduto nel rapporto con Natura.” – scrive il direttore artistico Vinicio Capossela a proposito dello Sponz Fest 2015. Una carovana di asini e muli, di musica e musicanti ad accompagnare una trebbiatrice volante, che si sistema ospite, di aia in aia e porta ronzio di racconto, di musica, di conoscenza, di spirito e di baldoria. La trebbiatrice, strumento agricolo esemplare del lavoro da fare assieme per dividere ciò che è importante da quel che non lo è. Ballarci attorno per recuperare i Siensi o anche perderli del tutto e lasciarli andare sulla luna gigante che sorge dal bosco della Frascineta. Camminare ben accompagnati è una grande occasione di pensiero. E’ l’occasione buona per abbandonare la condizione di sedentari e prendere quella del nomade. Nomadi di breve corso, ma nomadi, in una sacca di tempo al riparo del tempo. Il tempo del mito, il tempo del racconto è un tempo fermo, che si sottrae al tempo del lavoro che tutto consuma e divora. Questo è il tempo che vi proponiamo di prendervi in questi sette giorni, il tempo della ri-creazione del mondo. Auscultate voi stessi, percorrendo una terra antica. Banchettatela insieme, in comunione, come un simposio”.
Sarà una settimana da vivere dal tramonto all’alba al tramonto, A RAGLIO DI LUNA, fermando le lancette dell’orologio per partecipare alla carovana attraverso un programma fitto di incontri, eventi e concerti disseminati lungo le vie dei muli e i sentieri dei miti e rendere ognuno attore, e non spettatore, del proprio cammino.
GLI OSPITI
Gli ospiti musicali che accompagneranno il viaggio, incarnano ognuno un’idea di frontiera. La frontiera dell’avventura, la frontiera tra la luce e il buio, l’esplosione della vita spinta fino alla tenebra della morte. Quelle presenti al Festival sono tutte musiche eccessive, che spingono l’anima e i piedi al trabocco.
Il dio della lira creta, lo Zeus del monte Anoghia, il leggendario Psarantonis; King Naat Veliov & The Original Kočani Orkestar, già protagonista con Vinicio del sismico tour “Liveinvolvo” del 1998, in un ricongiungimento astrale nella notte del pleniulunio; l’albanese Fanfara Tirana & Robert Bisha, una delle più straordinarie brass band in circolazione, che aprirà il festival con un concerto all’alba, nell’aia del Formicoso terra di lotta e di grano; e ancora i Los Tex Maniacs, da San Antonio, Texas, una delle più sfolgoranti band conjunto tex mex al mondo; Antonio Infantino, poliedrico artista che ha lasciato un segno importante nella cultura del nostro paese con i suoi Tarantolati di Tricarico; una formazione di Mariachi ad accompagnare tutto il cammino; Vincenzo Vasi, il mago del theremin; Enza Pagliara, che con la sua voce arcaica ha portato il Salento nei più importanti teatri del mondo e che allo Sponz Fest presenterà un progetto speciale che recupera con le donne del territorio i canti di tradizione; e poi Ciccillo Di Benedetto, il “cantante gladiatore” già protagonista con Vinicio degli spettacoli estivi “Il Paese dei Coppoloni still alive” e familiare al pubblico dello Sponz Fest; una serie di altri artisti “cult” della scena irpina, come i Makardìa, Calitri Popolare, il Gruppo pesatura di Teora, che si esibirà nella “pesatura” arcaica tecnica utilizzata dai contadini per estrarre il chicco di grano dalla spiga e altri ancora.
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