Recensioni

Bob Dylan, The Bootleg Series Vol. 12

dylanBOB DYLAN
The Bootleg Series Vol. 12 – Bob Dylan 1965-1966: The Cutting Edge De Luxe Edition
Columbia 6 CD
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C’è stato un periodo nella storia della nostra musica in cui Bob Dylan ha scritto delle canzoni che hanno creato le basi della musica moderna. Le registrazioni di Dylan, nel periodo 1965-1966, sono tra quelle che hanno creato quelle basi, che hanno influenzato (e continuano a influenzare) centurie di musicisti. E proprio i tre dischi che vengono rappresentati in questo cofanetto, quelli della svolta elettrica,cioè Bringing It All Back Home, Highway 61 Revisited, Blonde on Blonde, tre capolavori, sono alla base di tutto.

The Cutting Edge parte da quello che già conosciamo. Non ci sono quasi inediti, ma varie, anche molte, versioni della stessa canzone. Eppure il lavoro è stato fatto in maniera certosina. Sono state messe assieme varie versioni di ogni canzone, ma non ce ne sono di uguali, anzi. Prendiamo il terzo CD, quello che contiene 20 versioni di Like A Rolling Stone: beh, non ci crederete, ma è bello, ben costruito, dannatamente piacevole e, malgrado le venti versioni, non c’è ne è una uguale all’altra. C’è il work in progress, la costruzione del brano, il suo sviluppo. Ci sono le basi strumentali, con Al Kooper al piano, la chitarra di Michael Bloomfield, ma anche le apparizioni di gente come John Sebastian, o dei nashvilliani (leggi Kenny Buttrey o Paul Griffin) che hanno gettato le basi di Blonde on Blonde.

L’aria che si respira in questi sei CD è di pura creatività, di libertà assoluta, della ricerca del suono, della melodia. Con Dylan che ha una penna formidabile e che scrive capolavori a manetta, non canzoni, capolavori: il periodo è talmente fecondo che, non è un caso, ha influenzato centurie di musicisti. Se Like a Rolling Stone è LA CANZONE rock per antonomasia, cosa possiamo dire di Vision of Johanna, Desolation Row. Stuck Inside The Mobile With The Memphis Blues Again, Just Like A Woman, Can You Please Crawl Out Your Window?, Queen Jane Approximately, Mr Tambourine Man, Love Minus Zero No Limt, She Belongs to Me, Farewell Angelina, If You Gotta Go, Go Now. E qui mi fermo, altrimenti le nomino tutte.

Ci sono versioni straordinarie, che non abbiamo mai sentito (Desolation Row vale il prezzo del biglietto, ma dove mettiamo Love Minus Zero, Queen Jane, Stuck Inside The Mobile?). Una volta incidere era un piacere, oltre che un lavoro. False partenze, prove di studio, nuove versioni, revisioni della stessa canzone.

Trovi l’articolo completo su Buscadero n. 384 / Dicembre 2015.

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