Recensioni

Billy Bragg & Joe Henry, Shine A Light Field Recordings From The Great American Railroad

news-0516-billybragg-joehenry-900x917BILLY BRAGG & JOE HENRY
Shine A Light Field Recordings From The Great American Railroad
Cooking Vinyl
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Questo disco è un atto d’amore. Un progetto nobile e un atto d’amore. Billy Bragg il bardo per eccellenza dell’era moderna e Joe Henry, cantautore e produttore, ma anche music lover, hanno unito le forze per fare un disco, fuori da ogni catalogazione. Fuori tempo. Un disco puro come l’acqua montana. Due voci e due chitarre. Due caratteri agli antipodi alle prese con un progetto splendido, quello di reincidere famose canzoni che, nel periodo che ha preceduto la seconda guerra mondiale, hanno influenzato gran parte del pubblico.

Canzoni che descrivevano treni e ferrovie, dedicate al mezzo di trasporto per eccellenza, almeno in quegli anni. Canzoni che arrivano dalla penna di musicisti straordinari, che sono alla base della nostra musica: Woody Guthrie, Lead Belly, Hank Williams, Jimmie Rodgers, The Louvin Brothers, The Carter Family, Doc Watson, per arrivare a Gordon Lightfoot e John Hartford. C’è la storia della musica Americana in questo disco, ci sono le radici su cui si basa buona parte della nostra cultura. Ma Bragg e Henry hanno voluto andare a fondo e ricreare quel suono, quel mito: infatti hanno registrato il disco dal vivo. Lo hanno concepito e realizzato nel corso di un viaggio in treno, fatto quest’anno. Un viaggio a bordo del Texas Eagle Railroad Service, da Chicago a Los Angeles. Un viaggio di 2.728 miglia, con fermate nelle stazioni di St. Louis, Forth Worth, San Antonio, Alpine, El Paso, Tucson. E hanno inciso le canzoni, dal vivo, nei piazzali delle stazioni, nelle hall delle stesse, oppure sul treno stesso o sulle piattaforme, quando il treno si fermava a scaricare i passeggeri. 13 canzoni, tutti classici.

Apre Rock Island Line, un classico assoluto. Si tratta di un tradizionale, portato alla luce da Lead Belly ma reso celebre da Lonnie Donegan, nel periodo dello skiffle, nel corso degli anni cinquanta. Una ballata molto legata alle radici, dove i due si alternano alla voce e imprimono ritmo e forza alla canzone che, pur essendo acustica, viene fuori alla grande. Una canzone epocale che ha segnato un periodo ma che è ancora in grado di scuotere l’anima di ognuno di noi. The L&N Don’t Stop Here Anymore, scritta da Jean Ritchie ma resa celebre, tra gli altri, da Johnny Cash, è un piccola gemma, pur essendo poco conosciuta. Ancora le due voci a rincorrersi, mentre le due chitarre fanno da base. Una canzone racconto, piena di fascino.

Trovi l’articolo completo su Buscadero n. 392 / Settembre 2016.

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