Il BMS, dopo i lutti che hanno marcato la formazione, è ormai creatura plasmata e costruita addosso al leader, Vittorio Nocenzi, che oltre a suonare prodigiosamente un sacco di tastiere (Moog, synth, piano, ecc.), con Fabio Moresco (batteria), Filippo Marcheggiani e Nicola Di Già alle chitarre, Marco Capozzi (basso) costruisce un “wall of sound” di eccelsa raffinatezza sonora. A questo si aggiunge la voce potente di Tony D’Alessio che reinterpreta, con il suo piglio personale, anche gli hits che furono del compianto Francesco Di Giacomo.
Al Dal Verme sono state due ore di passione e amore (da parte del pubblico) e di generosità, impegno e calore (da parte della band), per un concerto che ha privilegiato i brani degli anni ’70 e non quelli del recente Transiberiana, vedi scaletta originale (grazie a Marcheggiani).