ANDERSON EAST
Delilah
Elektra
****
È raro che un disco d’esordio si prenda quattro stelle. Abbastanza raro. Anche se poi, guardando con attenzione, Anderson East non è proprio un esordiente. Delilah è il suo primo disco adulto, edito da una major, ma East (il cui vero nome è Michael Anderson, classe 1988) ha già pubblicato tre album e due EP. Tutto materiale indipendente, edito in proprio, in Alabama, dove il nostro ha iniziato: infatti Anderson è di Athens, Alabama, la stessa città degli Alabama Shakes. Il Sud ama il soul, quello più classico, quello di Memphis: Otis Redding, Wilson Pickett, Sam & Dave. Ma anche Sam Cooke.
Di recente siamo stati ammaliati da un disco di soul moderno, l’esordio su major di Nathaniel Rateliff: ma lui è di Denver, anche se condivide le stesse passioni di Anderson East. Ma East, a sua volta, è ancora più soul oriented: il suo amore è profondo e la sua musica, anche nei suoni, è molto Stax, molto Otis Redding, più raffinata, interiore, sofferta. Se Rateliff è passionale ma molto diretto, East scende più nel particolare, nella canzone, con una maggiore ricerca melodica ed una strumentazione più raffinata. Ha qualche punto in comune con certe canzoni di Van Morrison, la cui influenza è sempre molto importante, sopratutto per certi arrangiamenti di fiati e per il modo di concepire qualche canzone. Morrison è una figura fondamentale anche per Rateliff. Ma andiamo con ordine.
Delilah è un disco sorprendente, dura solo mezzora ma è profondamente bello, assolutamente coinvolgente, tanto intenso quanto affascinante. È un album di soul bianco, con una manciata di canzoni superbe, arrangiate in modo splendido. E poi East ha anche una bella voce, una voce che sta in mezzo a Ray Lamontagne e Joe Cocker, ma che non assomiglia a nessuno dei due. E sì, perché dietro al giovane cantante c’è il produttore Dave Cobb, una figura sempre più importante nella attuale scena statunitense. Cobb, che quest’anno ha prodotto Chris Stapleton, ha lavorato di recente con gente del calibro di Jamey Johnson, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Shooter Jennings, Lindi Ortega, A Thousand Horses, Christian Lopez, solo per nominarne alcuni. Ma Delilah, assieme al disco di Chris Stapleton, è certamente il lavoro più originale prodotto da Cobb.
Trovi l’articolo completo su Buscadero n. 382 / Ottobre 2015.