Foto © Sophia Photo co

News

Alan Sparhawk dei Low pubblica un disco solista il 27 settembre

Uscirà il 27 settembre per Sub Pop, White Roses, My God, disco solista d’esordio di Alan Sparhawk, che tutti ricorderete nei Low.

White Roses, My God è un disco nato dal dolore, quello provato a seguito della scomparsa della moglie Mimi Parker – con la quale aveva sempre diviso anche l’avventura Low – ammalata di cancro. Viene definito come “un esorcismo il cui scopo non è quello di scacciare lo spirito, ma di liberarlo” e in qualche modo viene paragonato a Trans di Neil Young per il modo in cui scende a patti con una situazione difficile da gestire, ma anche per l’utilizzo del vocoder.

Di come l’album è nato, Sparhawk ha detto: I ragazzi avevano una drum machine e un microfono nello studio. A volte invitavano i loro amici a casa e si registravano a turno con il free-styling. Ho portato loro un sintetizzatore e un’intonazione vocale per avere più opzioni con cui pasticciare, ma in breve tempo la mia curiosità ha avuto la meglio e mi sono ritrovato a pugnalare segretamente le possibilità con quegli strumenti sconosciuti, improvvisando, ruotando le manopole, finché qualcosa non ha colpito il bersaglio e si è formata una canzone. Con il senno di poi, ora capisco che doveva essere quello che doveva uscire da me, ma all’epoca mi sembrava caos e ingenuità, persino un po’ disperata. Continuava ad attingere a una parte di me di cui ho imparato a fidarmi, così ho continuato a registrare. Ho scoperto che i suoni e la rigidità richiedevano una certa struttura, un quadro, e io cercavo di improvvisare canzoni all’interno di quel quadro. Il che significava che le cose organiche avevano la libertà di essere ancora più non regolate. Rispetto molto il momento in cui la musica istiga alla trascendenza. Le voci hanno finito per essere un motore spontaneo e viscerale. C’è un momento in cui dalla tua bocca esce qualcosa che non sapevi sarebbe uscito, e poi si trasforma in qualcos’altro. E in qualcos’altro. E ti scuote. Perché quello che è appena uscito è più preciso e accurato e organizzato di qualsiasi cosa tu abbia potuto escogitare. C’è della magia in esso, perché appartiene al momento in cui è stato creato.

Il primo singolo è Can U Hear.

Tracklist:
Get Still
I Made This Beat
Not the 1
Can U Hear
Heaven
Brother
Black Water
Feel Something
Station
Somebody Else’s Room
Project 4 Ever

Questo mese

The Junior Bonner Playlist

Backstreets Of Buscadero

Facebook

TOM PETTY

ADMR Rock Web Radio

Rock Party Show Radio

The Blues Podcast