Recensioni

Dead Gowns, It’s Summer, I Love You, And I’m Surrounded By Snow

DEAD GOWNS
It’s Summer, I Love You, And I’m Surrounded By Snow 
Mtn Laurel Recording Co.
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Pubblicato il giorno di San Valentino, It’s Summer, I Love You, And I’m Surrounded By Snow è il debutto di Dead Gowns, progetto di Genevieve Beaudoin (cantautrice del Maine). Nato durante la pandemia, l’album è il frutto di diverse sessioni nello stato più a nord-est degli USA. La sua evoluzione è stata presieduta dal collaboratore di lunga data Luke Kalloch e da altri musicisti della East Coast.

Dall’atmosfera intima e potente, il disco racconta di un’estate nel Maine colma di emozioni contrastanti. Desiderio, nostalgia e rimpianto si intrecciano in trame dai toni indie-rock e alt-folk grintosi, creando un’atmosfera evocativa che invita l’ascoltatore a rivivere le stagioni passate abbandonandosi a un forte senso di irreversibilità. L’esplorazione della dicotomia tra sole e neve – metafora della lotta fra passione e vulnerabilità – si rispecchia nelle chitarre elettriche grezze e in sonorità che alternano momenti di dolcezza e di disperazione. Ogni canzone è profonda e personale, un’epigrafe diaristica su storie di amori non corrisposti, nostalgie, riflessioni sulla vita e le relazioni.

Il singolo How Can I, con i suoi versi poetici e disorientanti, rappresenta l’essenza dell’album: descritta dalla stessa Beaudoin come un’espressione di disonestà emotiva, dove il desiderio represso porta alla rottura del legame stesso, la canzone inizia come una ballata acustica, proiettata verso un climax esplosivo. I testi rimandano a immagini vivide, ne è un esempio Wet Dog, dove l’amore perduto è descritto come «un cavallo rimosso dalla giostra». Burnout e Bad Habit offrono una cruda manifestazione di stanchezza e sconforto, in opposizione a brani come Swimmer e Maladie, più dichiaratamente pop.

Malgrado l’album sia stato registrato in più luoghi – vecchie case e chiese sconsacrate – le canzoni sembrano appartenere ad un mondo coeso e autentico. Man mano che l’album procede, si susseguono le stagioni: primavera in How Can I, autunno con Brother e Burnout, infine l’inverno dell’ultima Sand Plumb.

In questo viaggio emotivo, dove lo sfondo del Maine e la sua costa frastagliata rimangono una costante invariata, Dead Gown ci invita a riflettere su come ogni stagione della vita ci formi senza che mai nulla possa essere veramente cambiato.

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