Recensioni

AA.VV., Silver Lining

SilverLiningDGPackDEFAA. VV.
Silver Lining
Appaloosa
***1/2

Alle 04:00 di mattina del 20 maggio 2012, e più di una settimana dopo, alle 09:00 del 29, una serie di scosse sismiche con epicentro nella provincia di Modena hanno modificato per sempre la fisionomia dell’Emilia, procurando danni, vittime, feriti e macerie in numero incalcolabile. Tre anni più tardi, molti obiettivi della ricostruzione ancora debbono essere raggiunti: diversi centri storici, per dire, sono a tutt’oggi quasi completamente nascosti dietro impalcature e ponteggi, e l’emergenza abitativa, per centinaia di famiglie, è lungi dall’essersi riassorbita. Se la distruzione di edifici, fabbricati, monumenti, chiese e strade rappresenta l’effetto più visibile del terremoto di allora, non meno critica, per il territorio e i suoi residenti, è stata la situazione generata dalla repentina interruzione di servizio subìta da negozianti, esercenti e attività produttive in genere, da un giorno all’altro costretti a lasciare i periclitanti locali dove fino a qualche minuto prima si trovavano il lavoro e le attrezzature di una vita.

Tra questi Daniele Andinetti, il proprietario degli studi di registrazione Music Inside di Rovereto sul Secchia, che pur avendo perso nel terremoto la propria abitazione, si è messo immediatamente in moto per rendere di nuovo agibili le sue sale d’incisione, peraltro spesso teatro di esibizioni dal vivo. Esibizioni dalle quali è nato questo Silver Lining (da un’espressione dell’ottimismo anglosassone: Every cloud has a silver lining, «ogni nuvola ha il suo lato positivo», come a dire che ogni evento tragico può essere digerito e superato), tredici canzoni inedite, tutte (tranne due) catturate al Music Inside, per ricordare, sostenere, promuovere il lavoro di Daniele, la solidarietà degli artisti e lo spirito resistente della terra emiliana, sempre pronta a rimettersi in piedi e a rimboccarsi le maniche nonostante le disgrazie sofferte.

Nel disco appaiono musicisti nostrani e internazionali, spesso in collaborazione tra loro: Andrea Parodi e Bocephus King rileggono la dylaniana It’s All Over Now, Baby Blue alternando strofe in italiano e in inglese in una straordinaria ballata acustica con addosso il profumo del Messico e della libertà, i Gang si appoggiano alla fisa inconfondibile di Garth Hudson (The Band) per offrire una cinematografica versione folk-rock dell’intensa Ottavo Chilometro (regalata al progetto in un formato diverso rispetto a quello apparso sul recente Sangue E Cenere [2015]), Richard Lindgren si unisce a Riccardo Maccabruni e Marco Rovino dei Mandolin’ Brothers (ma anche della formazione pavese Folk’s Wagon) per proporre una parafrasi molto zingaresca e boulevardier della Famous Blue Raincoat di Leonard Cohen, nonché un’intima riduzione country-rock della sua Sundown On A Lemon Tree. Poi ci sono un toccante Mark Olson (con una resa unplugged della sempre magnifica Two Angels, dagli anni migliori dei Jayhawks, forse il pezzo più bello dell’intera raccolta), due ballate di Michael McDermott (una So Am I in quota Waterboys e una Ever After per solo piano), i sorprendenti duetti tra le canadesi Miss Quincy e Skye Wallace e altro ancora. Non manca nemmeno una testimonianza in diretta, da parte di un artista – il John Strada di Dust And Blood, traduzione inglese della Sangue E Polvere inclusa nell’ultimo Meticcio (2014) – che in quelle zone, o poco distante, ci abita, e davvero non serve altro per fare di Silver Lining un album, e un’idea, da sostenere senza tentennamenti. La musica è ottima. La causa di più.

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