Foto © Jay Blakesberg Uscirà il 9 luglio su etichetta Rack ‘Em Records/Thirty Tigers il nuovo album di The Flatlanders, il supergruppo formato da Joe Ely, Jimmy Dale Gilmore e Butch Hancock.
Treasure Of Hope è il loro primo album in oltre un decennio e vede il trio ritornare con un disco, prodotto dall’amico e collaboratore di lunga data Lloyd Maines, in cui, oltre a qualche originale inedito, sono presenti soprattutto delle revisioni di brani vintage che la band ha raccolto negli oltre cinquant’anni di carriera e che si divertiva a suonare nei bar di Lubbock, in Texas, in serate nelle quali tra il pubblico si potevano scorgere personaggi come Willie Nelson o Townes Van Zandt.
Molti gruppi della nostra età sono morti o non si parlano più ha detto Gilmore, ma penso che parte del motivo per cui i Flatlanders sono ancora insieme sia dovuto al fatto che tutti noi abbiamo avuto delle nostre carriere soliste. Siamo degli strani individualisti, ma possiamo capitanare questa nave perché ogni volta ce ci torniamo sentiamo la stessa magia che abbiamo sentito quando abbiamo iniziato a suonare insieme.
Con questo spirito i tre hanno registrato il nuovo album, quasi senza rendersene conto, nelle pause tra un tour e l’altro. Solo quando è iniziata la pandemia i tre si sono resi veramente conto di avere per le mani un vero e proprio nuovo disco e ci si sono dedicati con più convinzione, coinvolgendo Maines.
Mi fa piacere dire che questo album si è evoluto più di quanto le registrazioni facessero pensare ha detto Ely.
Tracklist:
01) Moanin’ Of The Midnight Train
02) Long Time Gone
03) Snowin’ On Raton
04) She Smiles Like A River
05) Love Oh Love Please Come Home
06) Give My Love to Rose
07) Treasure of Love
08) Satin Shoes
09) The Ballad of Honest Sam
10) Mama Do the Kangaroo
11) She Belongs to Me
12) I Don’t Blame You
13) Mobile Blues
14) Ramblin’ Man
15) Sittin’ On Top of the World
