Foto: Alex Lake

Recensioni

Thom Yorke, ANIMA

Anima-1561039808-640x640THOM YORKE
ANIMA
XL RECORDINGS
***1/2

Reduce dall’ottima colonna sonora realizzata per l’altrettanto splendido Suspiria di Luca Guadagnino, Thom Yorke si rifà vivo con un un nuovo disco solista di cui si vociferava, ma sul quale è stato mantenuto un silenzio e un riserbo assoluto fin quasi alla data di pubblicazione. Persino la copia (in streaming) fornitami per questa recensione era senza titolo e senza copertina, uniche cose che mi sono state mandate poi in un secondo momento. ANIMA, questo il titolo, è uscito il 27 giugno in digitale – è possibile ascoltarlo e scaricarlo partendo da qui – mentre in CD e vinile arriverà nei negozi il 19 luglio.

Fin dai tempi di The Eraser del 2006, passando per Tomorrow’s Modern Boxes del 2014 o per progetti laterali quali gli Atoms For Peace, lo si sa, la musica di Yorke fuori dai Radiohead è stata musica elettronica. In questo senso, proprio quella di Suspiria è stata una parentesi anomala, visto che nei nove pezzi di ANIMA si tornano a frequentare scansioni ritmiche digitali e volte musicali sintetiche. Chiaramente la voce e la personalità di Yorke non mancano di rendere familiare, specie ai fan della band di Oxford, qualsiasi cosa avvenga qui dentro, anche se musicalmente ne siamo decisamente distanti. Forse solo un pezzo bellissimo e malinconico come The Axe potrebbe stare tranquillamente anche in un disco dei Radiohead, ricorrendo a qualche piccolo aggiustamento, cosa che diventa meno immaginabile con gli altri brani.

Del resto, mette subito le cose in chiaro il pezzo che l’album lo apre, Traffic, melodia fantasmatica persa in un pulsare cupo di synth e un battere ritmico che evoca tessuti urbani multirazziali. Non l’unico brano a mescolare suggestioni diverse per provare a raggiungere approdi contaminati, vedi ad esempio l’irrompere di un riff afro-blues tra le metropolitane lamine elettroniche di Runwayaway  o la sezione ritmica di matrice dub di una melodica e fascinosa I’m A Very Rude Person. La ballata sospesa Last I Heard (…He Was Circling The Drain) è come disturbata dai bleeps ritmici che l’attraversano; allo stesso modo, un pezzo tutto sommato etereo come Twist viene reso più tagliente da un ritmo spezzato, laddove invece Dawn Chorus si profila avvolgente e ambientale, Not The News punta verso lo spazio siderale e Impossible Knots incalza ipnotica sorreggendosi a un marcato giro di basso. 

Prodotto assieme al fidato Nigel GodrichANIMA è un album interessante ed evocativo, che merita senza dubbio massima attenzione, fatto salvo il vostro interesse per questo tipo di sonorità, ovviamente. Certo l’impatto dello Yorke solista ed elettronico sulla musica contemporanea non è paragonabile a quello avuto dai Radiohead sul rock degli ultimi trent’anni, ma probabilmente nessuno gli chiedeva tanto. Il musicista inglese, intanto, potremo vederlo sia nel cortometraggio con lo stesso titolo dell’album realizzato da Paul Thomas Anderson (su Netflix), che in tour in Italia, dove farà la bellezza di sei concerti. Ecco le date:

16 luglio – Barolo – Collisioni Festival
17 luglio – Codroipo (UD) – Villa Manin
18 luglio – Ferrara – Ferrara Sotto Le Stelle, Piazza Castello
20 luglio – Perugia – Umbria Jazz Festival, Arena Santa Giuliana
21 luglio – Roma – Roma Summer Fest, Cavea Auditorium Parco della Musica

 

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