Warren Haynes è un uomo impegnato. Molto impegnato. Non solo è il leader dei Gov’t Mule, ma suona anche la chitarra in vece di Jerry Garcia, oltre a fare il session man, a suonare con Phil Lesh, a fare un tour con John Scofield, a incidere un nuovo disco da solista e a pensare anche al prossimo dei Mule. Super impegnato. Io e Warren ci conosciamo da una vita, quindi non è certo una novità la mia intervista con lui. Casomai un aggiornamento su quanto sta facendo. Un punto sulla sua carriera in questo momento. Ma lui è sempre una sorpresa, ha sempre qualche novità pronta, come il suo album solista. E poi ci sono gli Allman Brothers: capitolo chiuso? Per lui sembra proprio di sì.
Io e Warren abbiamo parlato in modo tranquillo per una quarantina di minuti e di cose interessanti ne sono venute fuori parecchie. Vediamo un po’ quello che mi ha detto.
Il telefono squilla…
Halooo?
Hey Warren, sono Paolo. Come stai?
Bene, e tu?
Bene grazie. Ho qualche domanda sulle ultime pubblicazioni dei Mule.
Go ahead.
Dopo Shout avete scoperto un nuovo mercato come cover band. Cosa ne pensi?
No, è una cosa che stiamo facendo adesso, per il nostro ventesimo anniversario. Un momento un po’ folle, ma che durerà solo qualche mese.
Dark Side of the Mule è un best seller in Italia. Ha venduto moltissimo, non me lo aspettavo.
Neppure io, la cosa mi rende molto felice.
In Italia avete trovato un terreno fertile: i Pink Floyd sono molto popolari, i Muli anche. E la cosa è piaciuta moltissimo ai vostri sostenitori (ed anche ai fans dei Pink Floyd).
Mi fa molto piacere. Quando torneremo in Italia, metteremo in repertorio qualche brano dei Pink Floyd.
Ogni anno, ad Halloween, fate un concerto dedicato ad un musicista o ad una band. Quest’anno Neil Young, negli anni scorsi Led Zeppelin, Doorsed altri. In futuro ci sarà la possibilità che pubblichiate altri concerti di questo genere, o è accaduto soltanto per il ventesimo anniversario?
Well… Non lo so. Sono disponibili sul nostro sito web, su Mule Tracks. Per pubblicarli dovremmo rivedere i nastri, rimixarli, eliminare eventualmente i difetti, gli overdubs, rivedere certe cose. E’ comunque un lavoro lungo, non li possiamo pubblicare così come sono. Per i Pink Floyd non è stato necessario perché lo avevamo registrato in surround sound: così il concerto era già pronto per essere pubblicato.
Sul tuo sito web hai però annunciato altri tributi.
E’ vero: Stoned Side of the Mule, i Gov’t Mule che suonano i Rolling Stones. Il primo volume è uscito a Novembre, il secondo uscirà più avanti. Ma solo in vinile, niente CD. E solo per il Record Store Day.
E’ un peccato, molta gente non è riuscita ad avere il primo. Non pensi di ripubblicarlo?
No, è solo in vinile. Mi spiace che molti non l’abbiano avuto. E’ un prodotto americano, non c’è l’edizione italiana. Lo so, mi spiace. E poi esce anche The Dub Side of The Mule, un concerto reggae con Toots and the Maytals. Questo è quanto, per quello che riguarda i tribute albums.
E poi, molto molto interessante, c’è anche Sco-Mule. Il live di John Scofield coi Gov’t Mule.
Un concerto di cui vado molto fiero. Registrato alla fine degli anni novanta, finalmente siamo riusciti a pubblicarlo.
Forse è più difficile rispetto al vostro materiale usuale, ma rimane molto bello. Risulta gradevole e lo ascolto con grande piacere.
Ti ringrazio, sei sempre gentile. Una delle ragioni per cui abbiamo atteso così a lungo è che pensavo che il nostro pubblico non fosse preparato per un disco come questo: un disco più difficile, rispetto al nostro repertorio normale. Invece ora penso che la gente lo capisca, anche perché facciamo cose diverse ogni volta.
Hai ragione. Ma, ascoltandolo a fondo, risulta decisamente piacevole. E, anche se è solo strumentale, non è un problema: c’è molta improvvisazione.
E’ quello che penso anche io. Infatti facciamo un tour assieme a John Scofield per promuovere il disco. Ed è una cosa che mi eccita parecchio. John è un grande chitarrista ed anche una persona splendida.
E’ un buon momento per i Gov’t Mule.
Hai ragione, il nostro ventesimo anniversario va meglio del previsto.
Pensa a ristampare Stoned Side of Mule, il primo volume. In Italia quasi non è arrivato.
Sarà difficile.
Devi pensare che Rolling Stones e Gov’t Mule sono pura dinamite.
Thank you.
Dopo tutti questi tributi, tornerete a fare un disco nuovo?
Sì, di sicuro. Ma io sto incidendo un album come solista. Dopo di questo, inizieremo a preparare il nuovo disco dei Gov’t Mule.
Trovi l’articolo completo su Buscadero n.375 / Febbraio 2015.